Saturday 7 February 2015

Grembiulini, calendule e capre.

L'anno vecchio non è finito nel migliore dei modi, con un Natale trascorso con persone rilevatesi molto diverse da quel che credevamo e che ci hanno creato non pochi problemi. L'anno nuovo invece è cominciato con una bella influenza doppia, sia per la mamma che per la bimba. Tosse a go-go e letto per un po' di giorni. Ma per fortuna ci siamo ammalate a casa di Erika, botanica, che prepara tisane buone, bio, ed anche utili. E così a forza di suffumigi di timo e tisane fluidificanti dopo una decina di giorni eravamo di nuovo in gran forma, nel sole di gennaio a raccogliere rosa canina che brilla rossa sul cielo terso.
Nonostante il tanto pensare e le decisioni educative prese la piccola Maelia sta andando alla scuola materna. Tre chilometri di colline in bici ogni mattina, l'aria fredda che sveglia ogni pensiero. Leo e Olmo vanno entrambi a scuola fino alle quattro del pomeriggio, invece di star sola con i grandi per ora è meglio per la nostra piccola andare a giocare con altri bimbi, ognuno con il suo grembulino colorato. I dubbi restano, ma poi con la vita si scende a patti ogni giorno.
Amaltea, la capra che con il suo latte ha nutrito Zeus. Amaltea è il nome dell'azienda agricola di Erika e Tiziano. La loro idea iniziale era avere delle capre, fare latte, formaggi e yogurt. Poi i costi troppo elevati hanno fatto deviare l'iniziale progetto. E quello delle capre rimane un sogno, un'idea da realizzare non appena ce ne sarà la possibilità.
Tiziano è buono, lavora come un mulo da mattina a sera, e spesso ben dopo che la luce del giorno se n'è andata. Lavora in un'altra azienda agricola dove riceve un salario. Lì in questo periodo sta potando olivi su olivi. Vorrebbe ben altro, vorrebbe dedicarsi tutti i giorni alla sua di azienda agricola, e ai suoi di olivi, ma bisogna riuscire a vivere, e quindi per adesso le cose vanno così. É pieno di pace, di soddisfazione per le scelte che ha fatto nella vita. É stato pastore per qualche estate nelle malghe in Trentino, una vita che gli piaceva, e poi le cose sono andate avanti. Ora lo si vede con i suoi occhi dello stesso blu del cielo di gennaio camminare di buon passo verso i suoi alberi e verso i suoi cavalli, con Zebrù che lo segue ovunque, i bimbi che nel fine settimana gli corrono intorno con le loro testoline bionde e gli stivaletti di gomma rossa e blu.
Spetalando i fiordalisi e la calendula con Erika si chiacchera tanto nella loro piccola casa. Una ragazza di Milano che da anni vive in Toscana, che dalla politica dei cortei e delle assemblee è passata a quella ben più concreta di una scelta di vita consapevole e in linea con i suoi principi. Ancora non è completamente soddisfatta, lei e Tiziano sperano di arrivare presto all'autonomia e all'autoproduzione. Andare a fare la spesa alla coop a volte toglie il senso.
La loro casa è piccola, ma bella come loro. Teli colorati rendono vivo ogni spazio, tisane e barattoli di erbe si intravedono su ogni mensola e in ogni mobile, i disegni dei bimbi su una parete, tanti tanti libri pieni di immagini e parole.
Tra pochi mesi inizieranno a costruire la casa nuova,, di paglia, sarà molto più grande ed esposta a lato sud, dentro alle terre che coltivano. Saranno nuovi equilibri, nuovi spazi.

1 comment:

  1. Vi sono vicino. Vi invidio. Avete un grande coraggio.

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