L'anno vecchio non è
finito nel migliore dei modi, con un Natale trascorso con persone
rilevatesi molto diverse da quel che credevamo e che ci hanno creato
non pochi problemi. L'anno nuovo invece è cominciato con una bella
influenza doppia, sia per la mamma che per la bimba. Tosse a go-go e
letto per un po' di giorni. Ma per fortuna ci siamo ammalate a casa
di Erika, botanica, che prepara tisane buone, bio, ed anche utili. E
così a forza di suffumigi di timo e tisane fluidificanti dopo una
decina di giorni eravamo di nuovo in gran forma, nel sole di gennaio
a raccogliere rosa canina che brilla rossa sul cielo terso.
Nonostante il tanto
pensare e le decisioni educative prese la piccola Maelia sta andando
alla scuola materna. Tre chilometri di colline in bici ogni mattina,
l'aria fredda che sveglia ogni pensiero. Leo e Olmo vanno entrambi a
scuola fino alle quattro del pomeriggio, invece di star sola con i
grandi per ora è meglio per la nostra piccola andare a giocare con
altri bimbi, ognuno con il suo grembulino colorato. I dubbi restano,
ma poi con la vita si scende a patti ogni giorno.
Amaltea, la capra che con
il suo latte ha nutrito Zeus. Amaltea è il nome dell'azienda
agricola di Erika e Tiziano. La loro idea iniziale era avere delle
capre, fare latte, formaggi e yogurt. Poi i costi troppo elevati
hanno fatto deviare l'iniziale progetto. E quello delle capre rimane
un sogno, un'idea da realizzare non appena ce ne sarà la
possibilità.
Tiziano è buono, lavora
come un mulo da mattina a sera, e spesso ben dopo che la luce del
giorno se n'è andata. Lavora in un'altra azienda agricola dove
riceve un salario. Lì in questo periodo sta potando olivi su olivi.
Vorrebbe ben altro, vorrebbe dedicarsi tutti i giorni alla sua di
azienda agricola, e ai suoi di olivi, ma bisogna riuscire a vivere, e
quindi per adesso le cose vanno così. É pieno di pace, di
soddisfazione per le scelte che ha fatto nella vita. É stato pastore
per qualche estate nelle malghe in Trentino, una vita che gli
piaceva, e poi le cose sono andate avanti. Ora lo si vede con i suoi
occhi dello stesso blu del cielo di gennaio camminare di buon passo
verso i suoi alberi e verso i suoi cavalli, con Zebrù che lo segue
ovunque, i bimbi che nel fine settimana gli corrono intorno con le
loro testoline bionde e gli stivaletti di gomma rossa e blu.
Spetalando i fiordalisi e
la calendula con Erika si chiacchera tanto nella loro piccola casa.
Una ragazza di Milano che da anni vive in Toscana, che dalla politica
dei cortei e delle assemblee è passata a quella ben più concreta di
una scelta di vita consapevole e in linea con i suoi principi. Ancora
non è completamente soddisfatta, lei e Tiziano sperano di arrivare
presto all'autonomia e all'autoproduzione. Andare a fare la spesa
alla coop a volte toglie il senso.
La loro casa è piccola,
ma bella come loro. Teli colorati rendono vivo ogni spazio, tisane e
barattoli di erbe si intravedono su ogni mensola e in ogni mobile, i
disegni dei bimbi su una parete, tanti tanti libri pieni di immagini
e parole.
Tra pochi mesi
inizieranno a costruire la casa nuova,, di paglia, sarà molto più
grande ed esposta a lato sud, dentro alle terre che coltivano.
Saranno nuovi equilibri, nuovi spazi.